Sfida a distanza tra la Quadrifoglio Verde e la GTI: provate in tempi diversi, ma in condizioni simili, la Giulietta ha staccato un tempo inferiore.
UN TEST MOLTO ATTESO - Fra “alfisti” e “golfisti” non corre sempre buon sangue. Lo dimostrano le accese contese che si sviluppano nei forum dei siti internet specializzati in automobili. Soprattutto si discute delle versioni al top della gamma: la Giulietta 1750 TBi Quadrifoglio Verde e la Volkswagen Golf GTI. La prima, che costa circa 1.000 euro in più della seconda ed è più lunga di 14 cm, ha un peso analogo e vanta una potenza superiore di ben 24 CV.
CONDIZIONI PARAGONABILI - Dopo il test al Ring dedicato lo scorso anno alla tedesca, i nostri lettori hanno parecchio sollecitato quello della rivale elettiva Giulietta Q.V. Anche per questo, appena l’abbiamo avuta fra le mani, ci siamo fiondati sul circuito tedesco. Per quanto le due vetture siano state provate a quasi un anno di distanza l’una dall’altra, entrambe hanno girato in condizioni pressoché analoghe, sia atmosferiche (freddo e umido), sia di traffico (praticamente assente, anche per le rigide condizioni meteo). Tutte e due si sono rivelate davvero efficaci e competitive, ma, tempi alla mano, nel giro “Bridge to Bridge” l’italiana mostra un vantaggio di 4 secondi.
ECCO PERCHÉ È SUPERIORE - I 235 CV erogati dal quattro cilindri turbo italiano (che spinge con grande vigore nei lunghi rettilinei in falsopiano o in salita della Nordschleife), assieme allo sterzo pronto e sincero, ai freni potenti e instancabili, e al differenziale elettronico Q2 (efficacissimo nell’armonizzare il comportamento dell’avantreno a quello del retrotreno), hanno fatto la differenza. Al Ring, la Giulietta Quadrifoglio Verde ha sfoderato un notevole equilibrio, ed è stato possibile sfruttarla a fondo anche nei punti più critici e sconnessi, come le tecniche svolte del Karussel e del Pflantzgarten. Peccato solo per il cambio, che ha la corsa lunga e non è sempre preciso nell’inserimento di terza e quinta.
ECCO PERCHÉ È SUPERIORE - I 235 CV erogati dal quattro cilindri turbo italiano (che spinge con grande vigore nei lunghi rettilinei in falsopiano o in salita della Nordschleife), assieme allo sterzo pronto e sincero, ai freni potenti e instancabili, e al differenziale elettronico Q2 (efficacissimo nell’armonizzare il comportamento dell’avantreno a quello del retrotreno), hanno fatto la differenza. Al Ring, la Giulietta Quadrifoglio Verde ha sfoderato un notevole equilibrio, ed è stato possibile sfruttarla a fondo anche nei punti più critici e sconnessi, come le tecniche svolte del Karussel e del Pflantzgarten. Peccato solo per il cambio, che ha la corsa lunga e non è sempre preciso nell’inserimento di terza e quinta.
Pos. | Marca e modello | Tempo | Condizioni |
1 | MERCEDES SLS AMG (571 CV) | 7’40”90 | Freddo e umido |
2 | BMW M3 COUPÉ (420 CV) | 8’14”60 | Penalizzato da 15 a 20” |
3 | MITSUBISHI LANCER 2.0 GSR EVOLUTION(295 CV) | 8’26”30 | Pista libera |
4 | RENAULT MÉGANE COUPÉ 2.0T 16 V RS(250 CV) | 8’28”10 | Pista libera |
5 | ALFA GIULIETTA QV (235 CV) | 8’30”39 | Freddo e umido |
6 | VOLKSWAGEN GOLF 2.0 GTI (211 CV) | 8’34”77 | Freddo e umido |
7 | LEXUS IS F (423 CV) | 8’35”20 | Pista libera |
8 | MAZDA 3 2.3 MPS (260 CV) | 8’39”40 | Pista libera |
9 | PORSCHE CAYENNE GTS (405 CV) | 8’40”70 | Pista libera |
10 | MERCEDES E SW63 AMG (514 CV) | 8’44”10 | Pista libera |
11 | ALFA GIULIETTA MULTIAIR (170 CV) | 9’01”75 | Pista libera |
12 | FORD FOCUS 2.5 ST (226 CV) | 9’03”10 | Pista libera |
13 | ABARTH PUNTO EVO 1.4 T-Jet MultiAir (163 CV) | 9’03”27 | Penalizzato da 15 a 20” |
14 | OPEL GT 2.0 TURBO (264 CV) | 9’05”40 | Pista libera |
15 | CITROËN DS3 1.6 THP Turbo (156 CV) | 9’05”80 | Pista libera |
16 | ALFA ROMEO MITO 1.4 T MultiAir (135 CV) | 9’10”00 | Freddo e umido |
grazie a http://www.alvolante.it
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