L'amministratore delegato ha confermato che entro due mesi la quota di Fiat in Chrysler salirà al 30%. Ma ammette che in Fiat si è persa quello spirito che l'ha fatta rinascere sette anni fa e che oggi si ritrova ancora nella Chrysler.
SI SALE AL 30% - Le indiscrezioni dei giorni scorsi trovano conferma: entro massimo 60 giorni la quota di partecipazione di Fiat in Chrysler salirà al 30%. Come Marchionne ha spiegato ieri in occasione della presentazione della Mba Lectures Unicredit Alma Graduate School tenutosi ieri a Bologna, il salto al 35% “dovrebbe essere fatto entro la fine di quest'anno, forse anche prima”, dato che l'ultimo 5%, “ha a che fare con l'omologazione di una macchina che viaggia a 40 miglia al gallone”.
ISPIRARSI ALLA CHRYSLER - Durante il convegno, Marchionne ha poi detto: "La cosa straordinaria è che la Chrysler nel 2011, a livello operativo, guadagnerà più della Fiat. La Chrysler è un'azienda che è andata e tornata dall'inferno ed è più che mai importante, oggi, far leva sulla Chrysler, usare quel cantiere aperto che si è creato e sfruttare il suo dinamismo anche a vantaggio della Fiat per far ripartire le nostre attività in Europa". Secondo Marchionne, infine, la partnership tra le due aziende "sta dando vita ad un'integrazione culturale che ha un valore inestimabile dal punto di vista umano".
ISPIRARSI ALLA CHRYSLER - Durante il convegno, Marchionne ha poi detto: "La cosa straordinaria è che la Chrysler nel 2011, a livello operativo, guadagnerà più della Fiat. La Chrysler è un'azienda che è andata e tornata dall'inferno ed è più che mai importante, oggi, far leva sulla Chrysler, usare quel cantiere aperto che si è creato e sfruttare il suo dinamismo anche a vantaggio della Fiat per far ripartire le nostre attività in Europa". Secondo Marchionne, infine, la partnership tra le due aziende "sta dando vita ad un'integrazione culturale che ha un valore inestimabile dal punto di vista umano".
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